GIORNO DEL RICORDO

GIORNO DEL RICORDO

Oggi 10 febbraio l’Italia celebra il Giorno del Ricordo per commemorare le vittime delle foibe. Il massacro di istriani, dalmati, fiumani e giuliani e l’esilio forzato dalle loro terre rappresenta un’altra drammatica vicenda del nostro Novecento. Violenze ancora una volta frutto del nazionalismo, dell’estremismo e dell’odio razziale, che portarono intere popolazioni ad essere perseguitate e a fuggire dalle loro case, ad abbandonare tutto ciò che avevano e a diventare profughi in nome della pulizia etnica.

Questo è un capitolo della nostra storia per troppo tempo taciuto e sminuito che non deve e non può più essere dimenticato. La memoria ha proprio questa funzione: mantenere vivo il ricordo affinché possa mantenersi alta l’attenzione su ciò che è stato rendendo onore ai civili innocenti, vittime di tali barbarie.

Violenze che portarono sofferenza e distruzione e che è necessario ricordare con forza per condannare quanto accadde e quanto continua ad accadere, oggi, nel mondo, dove per mano dei nazionalismi e della loro violenza continuano ad essere commessi brutali atrocità nei confronti di civili innocenti.

Ricordare significa proprio questo: non abbandonare all’oblio gli esuli e le loro storie, i morti innocenti, le vittime delle foibe, condannare ciò che è stato e ciò che oggi è in altre parti del mondo, dove donne, uomini e bambini continuano ad essere massacrati o a fuggire perché perseguitati.