GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

Una panchina rossa a Casciana Terme Lari, per dire che per la violenza non c’è mai posto. Con questa iniziativa abbiamo voluto iniziare l’8 marzo per mettere un punto fermo: non ci sono situazioni in cui la violenza e la discriminazione di genere possano essere accettate. Una battaglia che le donne combattono da tempo e che oggi è necessario che veda unita tutta la comunità: Istituzioni e Cittadini.

 


I valori di libertà del Risorgimento, la Resistenza, le battaglie sindacali, le lotte per l’emancipazione della donna nella sua sfera privata e in quella pubblica e sociale, hanno solcato la storia dell’Italia e vedono nella nostra Costituzione la carta fondamentale su cui sono iscritti i principi per il perseguimento di un’effettiva e sostanziale uguaglianza nella società.

 


In questo senso il nostro pensiero non può che andare a Teresa Mattei, nostra Concittadina e Madre Costituente, e al suo contributo all’art. 3 della nostra Costituzione, con cui, con quel di fatto, ha sancito la necessità e il dovere che siano le Istituzioni ad operare nel rimuovere quegli ostacoli che impediscono la piena uguaglianza e realizzazione umana. 

 


E ciò si può e si deve fare a più livelli. Continuo a ribadire che il primo mattone debba riguardare la cultura, quale strumento più efficace per superare definitivamente pregiudizi e stereotipi, andare oltre le barriere della separazione dei ruoli e vedere nell’altro e nella sua esperienza una fonte di ricchezza per noi stessi. Credo che quindi si debba agire anche sul lessico, nella consapevolezza che le parole sono ciò che ci rappresentano, espressione della nostra persona e del nostro essere e che una società che voglia dirsi emancipata e civile debba riuscire ad evolversi proprio anche nell’uso che fa delle parole, lessico di genere ma anche e soprattutto lessico di rispetto. Aspetti questi che come Amministrazione abbiamo sempre portato avanti, tanto che è recente l’approvazione di una delibera di consiglio comunale in cui si sensibilizza all’uso del linguaggio di genere negli atti del Comune per sviluppare e incrementare una comunicazione pubblica che superi gli stereotipi, attraverso l’utilizzo di un linguaggio non discriminatorio. Accanto a lessico e cultura devono poi necessariamente esserci strumenti che aiutino le donne a sviluppare la propria sfera sociale, pubblica e privata e lo si fa con serie politiche di welfare, con sostegni all’istruzione, con risorse per le politiche sociali, da sempre cardini della nostra azione di governo.

 


E dopo un anno trascorso in piena emergenza tutto questo è diventato ancora più urgente. Come fondamentale, semmai ci fosse il bisogno di sottolinearlo, è stato ed è il contributo delle donne nella gestione di questa epidemia, in tutti i campi della società: dal lavoro alla famiglia, dalla politica all’associazionismo, dalla salute alla scuola, che sono stati completamente stravolti nella loro tradizionale concezione. Che questa tragedia che il nostro tempo sta vivendo sia l’occasione per dare nuova forma ai nostri rapporti.

 


E’ facile quindi, se lo si guarda in questi termini, capire come il cammino di emancipazione della donna sia il cammino di emancipazione della nostra società. Una strada ancora molto lunga in cui tuttavia ognuno di noi, nei vari ruoli che ricopre, può dare il suo concreto contributo per fare passi in avanti lungo questo sentiero di sviluppo e per realizzare quell’idea di Paese che le nostre Madri e i nostri Padri Costituenti immaginarono per le generazioni future. 

 


E’ con questo spirito che a nome mio e di tutta l’Amministrazione Comunale esprimo, a tutte le donne i più sinceri auguri con l’auspicio che non ci si ricordi di loro solo in occasione dell’8 marzo! 

 


Il Sindaco
Mirko Terreni