8 MARZO 2024 - GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLA DONNA

8 MARZO 2024 - GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLA DONNA

Oggi si celebra la Giornata internazionale della donna, un'occasione preziosa per ricordare la lunga strada di emancipazione che le donne hanno fatto per vedersi riconosciuti gli stessi diritti degli uomini.

 

Un percorso fatto di battaglie, iniziato tanto tempo fa e non ancora concluso che ha investito tutti i settori della società: da quello dei diritti civili a quello sociale e politico, dalla famiglia alla tutela della salute e al mondo del lavoro. Tutte lotte che hanno contribuito a restituire dignità alla donna e ai ruoli che essa riveste nella società ma che ancora oggi registra grandi ed evidenti gradi di disparità, che stridono rispetto all'epoca in cui viviamo, che ci vorrebbe soggetti parte di una società progressista.

Ritengo che molte delle disuguaglianze che ancora oggi si verificano potrebbero essere colmate se le Istituzioni, a tutti i livelli, applicassero in pieno i precetti della nostra Costituzione, per la cui stesura fu determinante il contributo delle donne per le donne. Non posso al riguardo che ricordare la figura di Teresa Mattei, Madre Costituente, nostra concittadina che durante i lavori dell'assemblea riuscì con il suo apporto e il suo intervento a inserire nella nostra Carta Costituzionale oltre al diritto di uguaglianza formale quello all’uguaglianza sostanziale. Lo fece attraverso una piccola locuzione liguistica: fece aggiungere l'espressione di fatto al dettato giuridico che si trasformò nell'attuale articolo 3, uno degli articoli più belli e più densi di significato della nostra Costituzione.

“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”: questo fu il contributo di Teresa Mattei per affidare alla Repubblica la responsabilità di operare per e fino a quando non saranno rimossi tutti quegli ostacoli che impediscono in concreto il pieno sviluppo della persona umana e la sua partecipazione alla vita sociale, politica ed economica del nostro Paese.

E' in questo senso di responsabilità che, nel nostro piccolo, come Amministrazione in questi anni abbiamo lavorato per sviluppare oltre ad attività di sensibilizzazione - contro la violenza sulle donne così come in materia di salute e prevenzione con tante realtà del territorio - anche specifiche azioni di tutela e sostegno alle donne, aiutando quelle maggiormente in difficoltà, creando una rete di supporto insieme alle nostre associazioni a tutela delle donne vittime di violenza, ma anche assicurando allo stesso tempo il funzionamento efficiente di servizi che di fatto supportano l'emancipazione di tutte le donne, come i servizi scolastici, educativi e ricreativi che oltre ad assicurare ai bambini del territorio un futuro di qualità permettono di sostenere l'autonomia delle madri.

 

In questo solco ritengo che un'Istituzione debba fare la sua parte sul sentiero dell'emancipazione femminile, avendo come faro l'attuazione quotidiana della nostra Costituzione.